Se mio nonno fosse nato nel 1996, io girerei ancora con il triciclo🚲
Tempo di lettura:metti la playlist di Sanremo su Spotify, aggiungi alla coda le 3 canzoni che ti sono piaciute meno e inizia a leggere. Prometto che quando partirà la quarta avrai finito.
22 febbraio 2024
Buongioooooorno buongiorno,
Eccoci qui con un nuovo spettacolare numero di scàtula, la newsletter tut(t)agold, dove la noia è bandita! Sinceramente, vi state chiedendo di cosa parleremo questo mese? Tu (forse) no, ma altri magari si.
Per prima cosa, complimenti a più di un ragazzo e una ragazza, diamanti grezzi della musica, che hanno partecipato alla lega del FantaSanremo di Box! Ma chi ha davvero fatto un capolavoro nella scelta dei propri artisti sono i primi tre classificati: 🥇Se Borg sapesse 🥈 Emmavencer 🥉 ForzaPatty! *appplausii* Sì, avete vinto un premio! Rispondete a questa email per saperne di più 🎉
Fino a qui tutto bene, febbraio è scandito da Sanremo, che dura tanto, ma non tutta la vita, e da San Valentino, che ci ha lasciato un po' d'amore in bocca.
Ma-riposa(tevi) ora, ricominciamo tutto e in questo numero verrete travolti da un'onda alta di informazioni, sperando di non farvi sentire in apnea. Come sempre, alla fine troverete qualceh link che vi farà fare un boom di click!
Tutto qui? No, vi ricordo che in Box (che non è solo casa mia, ma anche casa vostra!) organizziamo il Box Lunch Box, dove ognuno di porta la propria schiscetta i p'me, tu p'te insomma) e mangiamo tutt* insieme. Qui trovate le prossime date. Che fai? Ti muovi a prenotare la tua postazione in coworking? Clicca qui e Vai!
Anche se questo incipit è un po' autodistruttivo, non siate fragili: leggete anche il resto.
eddai, finiscimi questa newsletter!😎
Anna Sofia
PS: gli espert* avranno capito: non sono Pazza, ho messo 25 dei 30 titoli delle canzoni in gara a Sanremo quest'anno in 15 righe. Ce ne sono cinque che proprio non sapevo dove mettere (pazzo di te, il cielo non ci vuole, la rabbia non ti basta, due altalene, governo punk). Qualcun* riesce a fare di meglio? Scrivetemi, sono curiosa😏
Giuro, ultimo riferimento sanremese, ma la canzone di Annalisa mi dà un facile assist per introdurre l'argomento. Rispondendo ad una richiesta arrivata nel mese di dicembre, parleremo di pensioni e in particolare di quando andremo in pensione noi, Millennials e GenZ.
(sì, per proporre temi, basta cliccare su rispondi e scrivermi una mail. #pensatiliber*)
1. il sistema pensionistico in Italia
Partiamo dalle basi: le pensioni sono pagate in base al sistema pensionistico, un meccanismo che ha l'obiettivo di dare un reddito alla popolazione più anziana, che non è quindi più in grado di procurarselo da sé mediante il lavoro. Stiamo quindi parlando delle pensioni di vecchiaia o anzianità (in Italia ci sono anche altre pensioni, ma stiamo semplici).
Esistono due modalità di finanziamento del sistema pensionistico:
a ripartizione: chi lavora oggi, paga (attraverso i contributi) le pensioni ai pensionat* di oggi.
Chi lavorerà in futuro verserà i contributi per le generazioni precedenti.. un dare avere insomma.
Per far funzionare il meccanismo deve però esserci un buon bilanciamento tra lavorator* e pensionat*.
a capitalizzazione: i lavorator* versano periodicamente dei contributi che però vengono investiti sul mercato. Così ciascun lavorator* finanzierà la propria pensione grazie ai rendimenti di questo investimento (i p'me, tu p'te insomma).
Si risolve il "bilanciamento" tra generazioni, ma queste pensioni possono subire pesanti oscillazioni, anche per effetto dell'inflazione.
In Italia abbiamo un sistema pensionistico a ripartizione.
Sistema pensionistico a ripartizione, cosa implica? Beh se mi hai seguita fino a qui nel ragionamento, se ancora non hai mal di
schiena presto lo avrai😰 Questo perché attualmente, il sistema pensionistico italiano è abbastanza sotto pressione, per diverse ragioni.
Tra le principali:
l'Italia è seeeempre più vecchia e ci sono e saranno sempre più pensionat* e meno lavorator* (hai sentito parlare di inverno demografico? culle vuote? hai visto che in giro ci sono sempre più capelli bianchi che bimbi che giocano?). Infatti, il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050;
d'altro canto, l'aspettativa di vita è sempre più alta (e mia nonna 93enne me lo dice sempre che tra poco saranno più i suoi anni di pensione che quelli da contribuente!);
la formazione ha allungato i tempi di inserimento nel mondo lavorativo.
Questo cosa significa? Che dovremo lavorare, di più, ancora di più, in termini di anni, per poter fare in modo che la baracca regga. Per questo Millennials e GenZ vengono anche chiamati generazione Atlante (che è quello che si porta il mondo sulle spalle).
3. non è che altrove vada meglio eh
Non stimo la filosofia del mal comune mezzo gaudio, ma lo sguardo comparativo sicuramente ci aiuta ad essere più critici. L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha pubblicato lo scorso dicembre il suo annuale rapporto sulle Pensioni e, parlando di quando, questo grafico riporta i cambiamenti previsti allo stato attuale dell’età pensionabile, focalizzandosi sui Paesi membri dell’UE (qui tutto l’articolo).
Il primato lo prende la Danimarca (da 67 anni a 74 anni), seguita dall'Estonia (da 64,33 a 71) e dall'Italia (da 65 a 71), ma un bel salto in avanti sarà fatto anche da Slovacchia (da 62,83 a 69), Svezia (da 65 a 70) Grecia (da 62 a 66) e Olanda (da 66,58 a 70).
4. quindi, quando?
Siete del team "non voglio sapere, non voglio sapere, non voglio sapere" o, come me "vediamo che cosa arriva?"🔮
Beh, io ho trovato aggiornato e funzionante il calcolatore gratuito dell'Inps Pensami che, se già lavori, ti permette di calcolare nel dettaglio la previsione temporale (e quantitativa) del tuo saldo pensionistico. Qui. Se ancora non lavori e sei curios*, qui un simulatore abbastanza verosimile.
🥁 essendo nata nel 1996, avendo iniziato a lavorare nel 2021, la mia finestra pensionistica è tra il 2063 e il 2066, tra i 67 e i 70 anni 🎉 sono in questo momento a 128/2347 settimane lavorate, un buon 5,45% del totale.
Ecco quindi perché, se mio nonno fosse nato nel 1996, come me, io ancora girerei in triciclo🚲: non avrebbe avuto tempo ed energia per insegnarmi ad andare in bicicletta.
Maaa non perdiamoci d’animo, cari compagni e care compagne Atlante🌍,