Eccoci qui, a novembre: il mese dei colori caldi, delle giornate che si accorciano, delle tazze di tè, del plaid… un periodo in cui tutto sembra rallentare un po’, ma qui in box siamo carichi e ci carichiamo guardandovi ogni giorno presi dalla sessione che si avvicina, dall’arrivo delle prime verifiche importanti del quadrimestre e dai conti dell’anno che si chiude!
Anche se fuori fa più freschetto, in box calore e sostegno morale sono sempre garantiti: vieni a trovarci!
Se passi scrivimi, ti aspetto!
Anna Sofia
Ebbene si, non so voi, ma in questo periodo il mio whatsapp ha iniziato ad essere un misto tra cosa fai per le vacanze di natale? torni a casa? e a capodanno? quindi ci becchiamo vero? un brulé veloce dai, sennò poi fino a Pasqua niente eh!
Natale e Pasqua sono diventati momenti sacri in cui tutt* riusciamo ad essere attorno allo stesso tavolo, grazie ad un tetris che giochiamo ogni anno perché quattro amic* del mio gruppo storico vivono all’estero e sono quindi dei cervelli in fuga (cervelli… cervelletti diciamo.. cervellini ecco. Con affetto s’intende).
Ma ahimè, il tema della fuga dei cervelli non rende complessi solamente le mie ferie natalizie, ma è un fatto ben più ampio. Proviamo a farcene un’idea.
1. Non voglio diventare una torta!
Quando sento parlare di “fuga dei cervelli” mi vengono sempre in mente due immagini: tanti 🧠 volanti, e il film Galline in Fuga (se non sai di cosa sto parlando), dove Babs pronuncia la celebre frase I don’t wanna be a Pie 🍰.
L’idea di trovare migliori opportunità, di non voler diventare una torta appunto, ha accomunato oltre un milione di italiani che tra il 2012 e il 2021 hanno lasciato l’Italia, con circa 1/4 di giovani laureat*, segnando la partenza di oltre 79 mila talenti.
Sebbene nel 2021 gli espatri siano calati del 21% rispetto all’anno precedente, il saldo è stato comunque di 7 mila persone.
2. Il rientro dei cervelli
Quali carte ha giocato lo Stato per favorire il ritorno di questi cervelli in Italia?
2003: sconti sulle tasse per chi torna in Italia dopo 2 anni di ricerca all'estero.
2010: sconti sulle tasse per i laureati giovani, zero tasse se restano almeno 2 anni, ma con regole più strette rispetto al 2003.
2015: tasse scontate al 50% per chi ha esperienza all'estero.
2019: tasse scontate 70% con possibilità di estensione fino a 13 anni. Questa è la normativa attuale.
3. Aggiornamenti in arrivo
A parte il mio incastro di cene e aperitivi natalizi, il tema è caldo🔥 perché per un decreto legge, ovvero il Decreto Anticipi, potrebbe ribaltare un po’ la situa.
👩🏽🏫 Gli sconti sulle tasse (sgravi fiscali) passerebbero al 50%, con un limite massimo di 600 mila euro, per 5 anni e verrebbero applicati solamente per chi ha avuto almeno 3 anni di residenza precedente all’estero e 5 anni di permanenza successiva in Italia.
Facciamo un esempio 👀, come se il decreto passasse:
Ci sono tre amiche:
🍝io che vivo in Italia
🍫Giovanna è tornata in Italia da qualche anno e già gode dell'agevolazione del rientro dei cervelli del 2019, con lo sconto tasse del 70%
🍻Carolina, che è ancora all'estero e tornerà in Italia nel 2024 dopo aver passato più di 3 anni all'estero
E’ il 2025 e tutte e tre guadagniamo, in un anno, senza tasse, 40.000 euro.
Quindi abbiamo tutte e tre una RAL(retribuzione annua lorda) di 40.000 euro.
Alla nostra RAL, togliamo a tutte e tre il 33% (quindi 3.676 euro) per pagare una tassa su cui non ci sono sconti per nessuna delle tre (INPS) e otteniamo 36.324euro.
Ed è a questo punto che partono gli sconti sulle tasse!
🍝 a me dello 0% essendo sempre stata in Italia
🍫 a Giovannadel 70% essendo rientrata prima della novità di legge
🍻 Carolina, appena rientrata e quindi rientra nel perimetro della nuova legge, del 50%.
Cosa arriverà quindi alla fine nelle nostre buste paga, partendo dalla stessa RAL?
Al terzo posto mi classifico 🍝 io, con 1.911 euro, al secondo 🍻 Carolina, con 2.296 euro, il gradino più alto del podio va a 🍫 Giovanna, con 2.540 euro.
t'è capì? ti faccio anche uno schemino
4. E quindi?
Come abbiamo visto, le leggi sulla fuga dei cervelli hanno avuto alti e bassi nel tempo.
Le nuove regole proposte, se diventeranno definitive, non potrebbero comunque risolvere i due problemi principali, che possono far sentire soprattutto noi giovani delle Pie 🍰: il matching (trovare un lavoro in linea con la nostra formazione) e la retribuzione adeguata (scàtula 2 parlava proprio di questo).
5. Si, vi lascio con una buona notizia
Le cose si stanno muovendo anche all’interno delle singole aziende. Gli esperti HR stanno lavorando per catturare talenti, attraverso l’employer branding (la reputazione che l’azienda costruisce per attrarre e trattenere talenti) e la talent retention (le azioni che l’azienda mette in campo per valorizzare e trattenere il lavoratore).
Anche in Italia: negli ultimi 12 mesi, il 23% delle aziende ha investito in dipendenti, tecnologia, sostenibilità, inclusione, opportunità di carriera, lavoro flessibile e da remoto.
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