“È un investimento: intanto ti fai un po' di esperienza, poi…🙄”
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27 ottobre 2023
Ciao🍁
com’è andato questo primo mese di ritorno alla routine?
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Buona lettura,
Anna Sofia
Nuova stagione, nuova newsletter! Ma aspetta un attimo... sai cosa non è “nuovo”? Un adeguato riconoscimento, anche retributivo, delle prime esperienze lavorative.
È frustrante, lo so, lo so, ci sono passata anche io. Ricordo la ricerca dei miei primi stage: attività non retribuita, nessun rimborso spese… 😒
In queste settimane ha ripreso vigore il tema del salario minimo in Italia… e quindi io, di cosa vi parlo questo mese? 🥁🥁 Esatto: dell’introduzione del salario minimo in Italia!
No, aspettate, non scappate via, proverò a fare un po’ di chiarezza in questa giungla che di facile, banale o immediato non ha proprio nulla! Dietro questa storia del salario minimo, c'è suspence, c’è emozione, e soprattutto, c’è futuro! 🚀
1. Respiriamo gratis, ma non viviamo solo di aria
Immaginate un mondo, in cui a 19 anni, finite le scuole superiori, si possa studiare e lavorare contemporaneamente, guadagnando una cifra che permetta di mantenersi in autonomia.
Non pretendendo certo un concerto a settimana eh 🎤, ma di tanto in tanto un divertimento diverso dalla solita serata 🏠🍕🍻, sì!
Costo della vita adeguato, indipendenza finanziaria, non sono forse la base di una crescita economica e sociale di valore? ⏰ driiiiin, SVEGLIAAA: questa scenetta non è ambientata in Italia, almeno non per ora.
2. Cos’hanno in comune bigfoot, gli ufo, il mostro di lochness..
…e il salario minimo dell’Italia? Tutti ne parlano, ma nessuno potrebbe giurare che esistano davvero! 😲
Mai diventato legge nel nostro Paese, nel passato c’era qualcosa di simile chiamato gabbie salariali. No, nessuno veniva rinchiuso da nessuna parte 🐔. Questo nome un po’ insolito, indicava una misura che divideva il Paese in zone con stipendi diversi, basati sui costi della vita.
In ogni caso, questa misura fu abolita dopo un po’ di tempo a causa di controversie.
3. L’erba del vicino…
…è più verde🌿: in 21 dei 27 Paesi dell’Unione Europea, c’è una sorta di salario minimo, anche se le regole sono molto diverse.
Il Lussemburgo offre il salario minimo più alto, ben 11,97 euro all’ora, mentre in Bulgaria si sta a soli 1,62 euro all’ora, ma almeno questo è garantito per legge. Guarda il grafico! 📊
4. Ma quali sono gli ostacoli in Italia?
i contratti collettivi
le regole del lavoro per molte persone
in Italia ci sono più di mille contratti collettivi - che sono tantissimi! Immagina quindi di avere uno stipendio minimo uguale per tutti, anche se le spese cambiano da una parte all’altra del Paese…ricordi le gabbie salariali? Avevano in effetti una loro cornice di senso…
il lavoro sommerso
lavorare senza essere registrati
praticamente, se già lavori regolarmente 20 ore a settimana, con il salario minimo diventi troppo costos* per il tuo datore di lavoro, quindi ti assume a 10 ore a settimana, senza modificare in effetti il tuo carico di lavoro: tu lavori uguale, vieni pagat* uguale, ma hai la metà delle ore contrattualizzate.
MA Come una luce in fondo al tunnel, c’è un articolo nella nostra Costituzione che potrebbe aiutare i lavoratori. Dice che i sindacati possono fare accordi che valgono per tutti (contratti collettivi “erga omnes”). Questo potrebbe dare più protezioni ai lavoratori e alle lavoratrici.
5. E quindi?
Insomma il salario minimo è solo una piccola parte del puzzle 🧩. Per tutelare davvero i lavoratori, dobbiamo considerare il quadro generale.
Intanto che il mondo si muove - e vi consiglio di seguirlo!👀 - vi lascio con qualche utile strumento per leggere la realtà e districarsi in questa giungla
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